Il varietà: dalla Belle époque al Variété – autore
note di Ernesto Lama per il laboratorio
Si parte dalla Belle Èpoque, si arriva ai giorni nostri. Cento e più anni di Varietà, assolutamente pratico, che si nutre di attualità veloce e si propone di distrarre e divertire il pubblico con effetti di comicità e stupore immaginativo. Si percorre tutta la gamma della stupidaggine, dell’imbecillità, della balordaggine e dell’assurdità, che spingono insensibilmente l’intelligenza fino all’orlo della pazzia. Tutto ciò è ossigeno puro per il cervello, attraverso il semplice meccanismo del riso e del sorriso. Tutto questo è la sintesi del Futurismo, che dal passato ci permette di sfruttare e riattualizzare, nel presente, i suoi concetti. Non più i prototipi sciupati del Bello, del Solenne, del Religioso, del Seducente, ma la loro stessa scomposizione ironica, utilizzando, attraverso le stesse caratteristiche degli attori, caricature possenti, abissi di ridicolo, ironie impalpabili e deliziose. Tutto ciò creando un amalgamato connubio tra gesto, fisicità, canto e parola (d’altra parte il Varietà non può fare a meno di nessuno di questi elementi). ’Chiunque creda che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole, non sa nulla dell’uva’. Sono convinto che in questo caso il nostro percorso teatrale sarà da ‘marciare … non marcire!’.
Ernesto Lama