Il varietà: dalla Belle Epoque al Variété – note di regia
La parola d’ordine è Entusiasmo, quello che un gruppo di quaranta attori ha portato in scena. Con loro, un insieme di oltre settanta persone con l’indotto di luci, costumi, coreografie, canto, musica, organizzazione e quant’altro. Tutto ciò, unito e plasmato, ha creato un’opportunità di lavoro da prendere come esempio in un momento storico, per il teatro, molto duro e purtroppo decadente. Un progetto che nasce qualche anno fa in un piccolo centro culturale e che, con la volontà collaborativa della Compagnia Gli Ipocriti, accade e fa sì che un sogno prenda corpo. Questo spettacolo è figlio non di una sola persona, ma di tanti uomini e donne che hanno regalato e messo a servizio dell’idea la loro professionalità per la riuscita di un’operazione molto complessa. Si attraversa un secolo di storia e tramite le sue parole, la sua musica e i suoi caratteri si apprende la straordinaria bellezza di questo mondo chiamato Varietà. Uno spettacolo che parte confondendo i linguaggi, respirando la necessità del cambiamento e i bagliori del Futurismo e che prende ritmo e forma alternando sketch, canzoni, ‘sceneggiata’ e pura drammaturgia. Impossibile raccontare un periodo tanto pieno di storia, colori e sentimento in un tempo così breve…ma alternando il bello e il brutto, il bianco e il nero e i continui ribaltamenti di fronte, il nostro tentativo è quello di regalare un granello di quel ‘polverone’ che il Varietà può scatenare. Appunto,Il Varietà, un connubio di rare opportunità, un mondo..che racchiude tanti mondi…e tanti altri mondi…in un unico mondo….
Ernesto Lama