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Ultima tappa di Strappo alla regola

By ipocriti

Lo spettacolo Strappo alla regola conclude la tournée in Toscana. Dall’08 al 09 aprile Maria Amelia Monti e Claudia Gusmano vi aspettano al Teatro Signorelli di Cortona per le ultime due repliche di questa stagione.

Sarà solo un arrivederci al prossimo autunno per continuare a divertirsi riflettendo sul tema scottante della violenza sulle donne con due attrici straordinarie di grande sensibilità artistica. Dopo 53 recite nei più grandi teatri d’Italia, toccando città come Roma, Torino, Verona e Treviso, e un successo importante di pubblico e critica si chiude una tournée che ha regalato grandi soddisfazioni.

“[…] Strappo alla regola racconta la violenza di genere, ma lo fa in modo frizzante, ironico, intelligente ma soprattutto inaspettato. Ridi pensando all’orrore, ridi parlando dell’orrore e forse qualcuno ride vivendo il suo orrore. Uno spettacolo riuscito benissimo, vi prego di andare a vederlo, affronta una questione caldissima in modo spiazzante”. Queste le parole di una spettatrice di Treviso che ha voluto condividere sui social il suo apprezzamento facendoci capire che lo spettacolo l’ha piacevolmente colpita.

Infatti, questa commedia, scritta e diretta da Edoardo Erba, ha appassionato il pubblico con una storia intensa tutta al femminile che affronta temi importati di grande attualità: un interessante testo che propone un’insolita interazione tra cinema e teatro. La storia si svolge in un cinema e sullo schermo stanno proiettando un film dell’orrore. Orietta, un personaggio secondario del film, sta per essere raggiunta da un misterioso assassino, ma riesce inaspettatamente a sfuggirgli… uscendo da uno strappo dello schermo. Si ritrova nella sala cinematografica deserta dove incontra Moira, la maschera del cinema. Moira pensa di essere impazzita, ma deve ricredersi perché Orietta è viva e le chiede aiuto.
Temendo di perdere il posto di lavoro, Moira cerca di convincere Orietta a ritornare nel film per farsi assassinare. Ma Orietta è decisa a cambiare il suo destino. Mentre sullo schermo i personaggi del film girano a vuoto, Moira si confida: è una donna disperata, che vive una relazione tossica, da cui non riesce a uscire. Ora è Orietta a incoraggiare Moira a trovare lo “strappo” per scappare da una storia dell’orrore.

“Quella che porto in scena è una favola piena di umorismo, di ironia, e di amore per il cinema – afferma Edoardo Erba nella recensione di Alessandra Galetto su L’Arena – Ma dove a poco a poco il tema della della violenza di genere portato da Moira entra, la rompe e ci fa rimbalzare sulla realtà. Però provocandoci una reazione diversa che non fa leva sul nostro senso di colpa perché “contro questo orrore stiamo facendo troppo poco”, ma stimola la nostra capacità di leggere i contorni pericolosi delle nostre relazioni quotidiane”.

Potete leggere la recensione completa nella pagina dedicata allo spettacolo.