Una notte in Tunisia – musica
Mise en abîme.
Mise en abîme è un’opera intera, commissionata dal Teatro Franco Parenti per lo spettacolo Una notte in Tunisia. L’ho composta tenendo chiari tre percorsi: quello del pubblico e privato, quello del luogo e del non luogo (l’esilio) e soprattutto quello della morte e dell’esaurimento nella morte. Tre vettori che confluiscono in un esito potente, tremante, ma assolutamente indefinibile. C’è un testo, molto importante, che occupa completamente lo spazio scenico. Quindi Mise en abîme è un’opera parallela che non entra in conflitto con il testo, ma lo avvolge. Una composizione scritta come una “non musica”, che accompagna degli stati immobili, che esprimono un non luogo, un rispecchiarsi all’infinito. Una non musica eseguita però da un organico gigante, trentaquattro fisarmonicisti, un coro di oltre novanta elementi, dei solisti e quattro direttori d’orchestra. La voce crea i movimenti del mare, le onde. Dalle sillabe nascono versi in differenti linguaggi e non linguaggi, perché il definito diventi indefinito. La prima esecuzione dell’opera è stat curata dalla direzione delle strategie tecnologiche Rai di Milano, in collaborazione con Mega global arts e l’Università di Milano.
Yuval Avital